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"Dopo le "Cronache Metapontine degli anni '70", e le "Cronache Materane degli anni '70", finalmente invio in stampa l'ultimo capitolo della trilogia che da anni avevo in mente di realizzare. ... non ho disegnato avventure. Ho raccontato della vita di tutti i giorni, cercando per quanto mi è stato possibile, la poesia nelle sue pieghe, nella quotidianità, nei giorni che passano e che a volte lasciano una traccia. È stato impegnativo impostare una storia tra sogno e realtà, ma ancora di più lo è stato trasporre in disegni e parole la tragedia del terremoto del 1980, con una scelta stilistica precisa: ossia senza mostrare alcuna immagine cruenta dell'evento. Volevo che il racconto emanasse quella drammaticità senza mostrarla, che lo scuro di quell'anno venisse fuori dal tratto grafico e non dalle parole, in un procedere paradossalmente silenzioso. Il libro è strutturato in tre parti. Nel prologo: un anello di congiunzione con le "Cronache materane degli anni '70". Nella parte scura: tornano gli amici di infanzia, quelli di viale Europa-Serra Venerdi (anni '80-'90) in un Matera buia e silenziosa che narra del terremoto. Nella parte chiara: la primavera-estate del 1883..."